Musei statali a Parma: cosa visitare gratuitamente la prima domenica del mese



Continua la mia piccola "crociata" portata avanti al motto di "Viaggiare di più spendendo meno è possibile": ovviamente non sono impazzita improvvisamente, ma sono semplicemente dell'idea che con l'ausilio di qualche trucchetto o di qualche iniziativa mirata possiamo organizzare le nostre gite ed itinerari ad un prezzo veramente irrisorio.
Per esempio, che cosa mi rispondereste se vi dicessi che domenica scorsa ho passato una bella giornata a Parma completamente gratis?
E non solo camminando per il centro, ma anche entrando a visitare musei e monumenti?

Sarò buona, voglio darvi un indizio...domenica scorsa era il 7 dicembre, quindi era la prima domenica del mese...
Forse ad alcuni di voi si sarà immediatamente accesa una lampadina in testa, ma se qualcuno non ne fosse ancora a conoscenza, vi rendo partecipi che dal 1 luglio di quest'anno tutti i musei e le aree archeologiche statali sono aperti gratuitamente la prima domenica del mese in tutta Italia, per la gioia degli appassionati del genere.
Dopo aver abolito lo spartiacque che divideva gli ultra sessantacinquenni dalla moltitudine dei turisti paganti, il decreto Franceschini ha deciso di sopperire a questa mancanza con una nuova iniziativa che, riuscendo a raggiungere un pubblico più vasto, diventa senza dubbio vantaggiosa per la maggior parte di noi viaggiatori.

Per conoscere l'elenco completo dei luoghi statali basta andare sul sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo cliccando qui; io me lo sono già scaricato e stampato prendendo nota di tutto quello che mi piacerebbe vedere, anche se si trova in regioni diciamo non proprio dietro l'angolo...

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i luoghi statali di Parma che abbiamo visitato completamente gratis.

La prima tappa del nostro itinerario è Piazza della Pilotta, appena all'interno del centro storico, che racchiude in un unico palazzo ben tre attrazioni che ci interessano: il Teatro Farnese, la Galleria Nazionale e il Museo Archeologico Nazionale.
Per il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale c'è un unico biglietto, e per accedere a quest'ultima bisogna prima passare attraverso il teatro.
Il Teatro Farnese venne costruito nel 1618 interamente in legno, e fu per lungo tempo il teatro di corte dei Duchi di Parma e Piacenza; venne quasi del tutto distrutto dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale e fu fatto ricostruire in epoca moderna, ed è utilizzato ancora oggi per alcuni concerti.







La Galleria Nazionale non è grandissima, ma ospita comunque opere di grande pregio, come ad esempio il ritratto di Maria Luigia D'Asburgo in veste di Concordia del Canova, "La Scapigliata" di Leonardo Da Vinci e "La Schiava Turca" del Parmigianino.


La Scapigliata - Leonardo Da Vinci 

Ritratto di Maria Luigia D'Asburgo in veste di Concordia - Canova


La Schiava Turca - Parmigianino 


Il Museo Archeologico Nazionale è quello che ci ha deluso di più, non tanto per le opere in sé, quanto per il fatto che, essendo in ristrutturazione, si possono visitare soltanto tre sale, mentre le altre e l'intero piano inferiore non sono accessibili. Purtroppo a causa della mancanza di fondi non c'è una data certa su quando verrà riaperto interamente!




Lasciato il Palazzo della Pilotta, attraversiamo il centro raccolto di Parma dirigendoci a destra verso il giardino di San Paolo, e più precisamente in via Melloni, dove è possibile visitare la Camera di San Paolo e l'Appartamento della Badessa.
La Camera di San Paolo è il pezzo forte delle sei stanze dell'Appartamento della Badessa, perché la bellissima volta blu del soffitto è stata interamente affrescata dal Correggio. Questo capolavoro era stato purtroppo dimenticato nel 1524, quando il Convento si chiuse alla clausura, ma per fortuna venne riscoperto all'inizio del Settecento.





Poco distante dal Duomo, immettendosi in Borgo Pipa, ci si può immergere nell'Antica Spezieria di San Giovanni Evangelista, all'interno della quale, tra scaffali di vasi, mortai e pesanti tomi medici, i monaci sperimentavano pozioni e medicamenti per portare sollievo agli ammalati e ai bisognosi.






Siccome per la visita di queste attrazioni abbiamo impiegato poco più di mezza giornata, dopo aver mangiato qualcosa al volo ad una bancarella di specialità toscane, ci siamo rimessi in macchina e abbiamo completato l'itinerario con il Castello di Torrechiara a Langhirano, distante una ventina di chilometri da Parma e compreso anch'esso nel circuito dei musei statali gratuiti.
Il Castello di Torrechiara si nota già sulla strada che conduce al borgo, mentre si staglia maestoso contro il profilo dolce delle colline parmensi. Ad un primo colpo d'occhio si nota subito l'esterno perfettamente conservato e simmetrico, con le quattro possenti torri posizionate esattamente ad ogni angolo.




Veduta dal torrione 


Il castello si fonde in maniera totale con il piccolo borgo circostante, molto suggestivo e che si compone di poche case, un unico ristorante, un paio di negozi e un ufficio del turismo che organizza visite guidate al maniero.






L'interno del castello si compone di una ventina di stanze, tutte affrescate, anche se molte dovrebbero essere sottoposte a restauro per far rivivere in tutta la bellezza le loro scene e i loro colori.







Le due sale meglio conservate sono sicuramente il Salone degli Acrobati e la Camera d'Oro, la stanza più famosa dell'intero percorso, che deve il suo nome alle foglie di oro zecchino che un tempo rivestivano le formelle alle pareti.

Salone degli Acrobati



Camera d'Oro




Allora, sono riuscita a convincervi che viaggiare di più spendendo meno sia possibile? Se non ne siete ancora certi al 100%, possiamo fare insieme due conti degli ingressi:

Teatro Farnese e Galleria Nazionale € 6,00
Museo Archeologico Nazionale € 2,00
Camera di San Paolo € 2,00
Antica Spezieria € 2,00
Castello di Torrechiara € 3,00
Totale: € 15,00
Totale speso la prima domenica del mese: € 0,00

Il prossimo appuntamento è per domenica 4 gennaio, quale regione sceglierete?



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