La Certosa di Pavia è una delle meraviglie italiane che almeno una volta nella vita meritano davvero di essere visitate. Io era da un po' che l'avevo aggiunta alla lista delle mete ancora da scoprire, ma da casa mia non era proprio comodissima da fare in giornata (circa due ore e mezza all'andata e altrettanto al ritorno), in pratica sarebbero state quasi più le ore di viaggio rispetto a quelle da dedicare alla visita! Ma dopo aver trascorso tre giorni di vacanza a Torino, la Certosa di Pavia sembrava aspettarci comoda comoda sulla strada del ritorno...e quindi eccomi qui a presentarvela!
La Certosa si trova proprio nell'omonimo paese "Certosa di Pavia", quindi se la cercate sul navigatore tra i punti di interesse non la troverete, dovrete proprio selezionarla dalla lista dei paesi! Non vi consiglio di visitare il paesino, noi siamo passati in macchina e non c'è davvero nulla, tutto ruota intorno al monastero a 1 Km fuori dal piccolo centro.
Per accedere alla Certosa bisogna lasciare la macchina in un parcheggio poco distante e percorrere a piedi il viale alberato che conduce all'ingresso; il costo del parcheggio sarebbe di 1,50 Euro l'ora, noi abbiamo preso il biglietto ma all'uscita la sbarra era sollevata e quindi siamo passati, probabilmente la domenica essendo festivo non si paga...
L'ingresso alla Certosa è gratuito ma bisogna fare attenzione perchè gli orari di visita sono alquanto ristretti: la mattina è aperta per tutto l'anno dalle 9 alle 11,30, mentre nel pomeriggio apre sempre alle 14,30 ma varia l'orario di chiusura (16,30 da ottobre a marzo, 17,30 ad aprile, 18,00 da maggio a settembre). Tenete comunque presente che il cancello all'ingresso viene chiuso una mezz'ora prima dell'ultima entrata e che per tutto l'anno il monastero è chiuso i lunedì non festivi.
Il portale di ingresso fa da anticamera al cortile della Certosa, che si impone agli occhi dei visitatori con la bellezza dei suoi marmi soltanto dopo aver attraversato il secondo cancello.
Portale d'ingresso
La costruzione della cattedrale fu iniziata nel 1396 ad opera del primo Duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, che chiamò a corte i più noti architetti e artisti dell'epoca per far innalzare un monumento in grado di rappresentare la maestosità della dinastia viscontea.
Arrivati davanti alla facciata non si può non restare con il naso rivolto all'insù constatando come ogni centimetro quadrato disponibile sia stato riempito da decorazioni, bassorilievi o statue. Se lo scopo degli architetti era quello di lasciare i visitatori a bocca aperta direi che ci sono riusciti alla perfezione!
Il portale della Certosa
Anche l'interno è piuttosto grande ed imponente con tre navate sulle quali si affacciano ai lati numerose nicchie affrescate: peccato però che la chiesa sia scarsamente illuminata e che le nicchie restino un po' al buio!
Navata centrale
La prima parte della chiesa può essere visitata liberamente, mentre il transetto è separato dalle navate da un ulteriore cancello. Qui la faccenda non è del tutto chiara: infatti, se siete fortunati, troverete il cancello aperto e potrete visitare il resto della chiesa tranquillamente, altrimenti dovrete aspettare l'arrivo del custode che ve lo apra (noi l'abbiamo trovato aperto alle 14,30 e siamo entrati, poi è stato chiuso e riaperto soltanto alle 15,50 per un'ultima visita). Inoltre il custode vi inviterà "caldamente" a seguire il frate che vi farà da guida turistica gratuitamente...se non vi interessa la spiegazione dovrete fare in modo di aggirare questo individuo alle spalle! Comunque da quello che ci sembra di aver capito sembra che ci siano 2 visite guidate nel pomeriggio, quindi presumo altrettante alla mattina...tutto questo non viene neanche accennato sul sito e siamo andati un po' ad intuito!
Ovviamente è vietatissimo fare foto (dei cartoncini ve lo ricordano praticamente davanti ad ogni monumento!), però se si fa attenzione al guardiano e ai frati che passano se ne riesce a fare qualcuna...di nascosto!
Il transetto è sicuramente la parte più significativa di tutta la Certosa, anche perchè qui vengono custoditi due monumenti funebri molto importanti, quello di Gian Galeazzo Visconti nell'abside a sud e quello di Ludovico il Moro e Beatrice D'Este nella parte a nord.
Sepolcro di Gian Galeazzo Visconti
Monumento funerario di Ludovico il Moro e Beatrice D'Este
Dall'abside a sud si esce poi all'aperto per visitare i due chiostri del monastero: troviamo prima il Chiostro Piccolo, al cui centro si trova un giardino con fontana e dal quale si può accedere al refettorio, e dopo il Chiostro Grande, sul quale si affacciano le celle dei monaci, vere e proprie casette individuali con una stanza per pregare e un piccolo giardino dove seminare piante medicinali.
Chiostro Piccolo
Refettorio
Lavabo
Chiostro Grande con le celle dei monaci
Nonostante i due chiostri siano all'aperto, anche qui stranamente è vietato fare foto...però con qualche trucco si riesce comunque ad eludere la sorveglianza dei frati! All'uscita uno di questi vi seguirà per avere un'offerta libera...ma per lo spettacolo che abbiamo visitato è sicuramente una richiesta più che onesta!
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